DISPOSITIVO MEDICO CE 0425
DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
La normativa sulla pubblicità dei dispositivi medici (D. Lgs. 46/97, come modificato dal D. Lgs. 37/10) prevede che l’accesso alle informazioni di natura medica relative ai dispositivi medici sia riservato ai soggetti autorizzati a prescrivere e/o dispensare farmaci.
Per ulteriori informazioni sui nostri prodotti la invitiamo a consultare il suo Medico o Farmacista di fiducia.
La confezione contiene 14 ovuli per uso vaginale.
INGREDIENTI
Prima dell’uso, leggere attentamente il foglietto illustrativo.
ALLERGENI E SPECIFICHE
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DOSE GIORNALIERA E MODALITA‘ D’USO
Prima dell’uso, leggere attentamente il foglietto illustrativo.
AVVERTENZE
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Lo Human Papilloma Virus (HPV) appartiene alla famiglia delle Papovaviridae ed è un virus epiteliotropo a DNA, la cui replicazione avviene nelle cellule dell’epidermide. Sono stati identificati oltre 150 tipi di HPV di cui almeno 35 tipi infettano primariamente il tratto genitale. Tra questi, l’HPV 16 e 18 si sono rivelati i principali responsabili dell’evoluzione tumorale dell’infezione.
La storia naturale dell’infezione da HPV è fortemente condizionata dall’equilibrio che si instaura fra ospite ed agente infettante. Generalmente, il virus si replica sfruttando le cellule della cute e delle mucose e promuovendone una crescita eccessiva (iperplasia) che provoca le tipiche formazioni: verruche, condilomi e papillomi della cute e delle mucose. Alcuni tipi di HPV, i cosiddetti genomi a rischio, possono determinare lesioni di tipo displastico quali: lesione intraepiteliale squamosa di basso grado (LSIL), lesione intraepiteliale squamosa di alto grado (HSIL), carcinoma a cellule squamose, cellule ghiandolari atipiche (AGC), adenocarcinoma endocervicale in situ (AIS) e adenocarcinoma.
L’infezione da HPV si contrae per via diretta e principalmente sessuale. I fattori di rischio considerati più rilevanti sono la giovane età, il numero di partner sessuali e la frequenza dei rapporti.
La diagnosi clinica di infezione da HPV viene eseguita dal medico che rileva la presenza delle tipiche lesioni. La diagnosi delle alterazioni citologiche e/o istologiche provocate dai ceppi di HPV potenzialmente oncogeni, viene invece ottenuta attraverso l’esecuzione del Pap Test o di test appositi per la rilevazione del DNA virale (HPV-test). Se necessario, si effettuano biopsie mirate a carico delle mucose genitali, sotto il controllo di un particolare strumento (il colposcopio) che permette la visualizzazione ingrandita dei tessuti esaminati.
L’ACIDO IALURONICO (HA) è una macromolecola naturalmente prodotta dal nostro organismo e rappresenta il costituente principale del tessuto connettivo, dove garantisce idratazione, turgidità, viscosità e plasticità.
PrincipHYAL®, sodio ialuronato ottenuto con una biotecnologia a partire da un processo di fermentazione enzimatica, in cui la modulazione di parametri di pressione, temperatura e tempo permettono di ottenere catene di HA ad ampio spettro di peso molecolare, piuttosto che catene con un singolo picco di peso molecolare.
Grazie alla sua capacità di legare ed immagazzinare acqua, HA crea un film invisibile che migliora l’elasticità delle mucose vaginali.
ACIDO LATTICO E ACIDO CITRICO sono due agenti acidificanti che abbassano il pH vaginale ripristinando la fisiologica acidità del microambiente vaginale.
L’ARABINOGALATTANO è un polisaccaride, densamente ramificato, costituito principalmente da galattosio e arabinosio, con quantità variabili di acidi uronici. Fibra naturale nota per un effetto prebiotico: rappresenta un nutrimento per i “batteri buoni”, favorendo la crescita e proliferazione dei lattobacilli. In questo modo l’arabinogalattano contribuisce a ripristinare l’eubiosi vaginale.
Tutto ciò che sopprime le difese immunitarie può portare alla comparsa di un’infezione da HPV o ad un peggioramento del grado delle lesioni. E’ quindi di fondamentale importanza uno stile di vita sano. Smettere di fumare, fare esercizio fisico, evitare droghe ed alcool, limitare lo stress, mangiare sano, fare sesso sicuro, possono interferire in varia misura con l’evoluzione della malattia.
Il numero di partners sessuali avuti nella vita ed il numero di partners avuti dal proprio compagno, aumentano il rischio di sviluppare il cancro del collo dell’utero. Il preservativo non protegge al 100% ma limita la possibilità di esporsi all’infezione (non solo del papillomavirus, ma anche di tutte le malattie a trasmissione sessuale, compreso ovviamente il virus dell’AIDS).
Il modo più sicuro per prevenire eventuali tumori associati alla presenza del papillomavirus nei soggetti predisposti è quello di eseguire regolarmente il Pap test e la colposcopia (con scadenze dipendenti dal tipo di lesione diagnosticata).
Quindi, attuate sempre una corretta prevenzione annuale ed in caso di positività rivolgetevi tempestivamente al vostro ginecologo di fiducia per intraprendere un percorso di controlli seriati e terapie corrette.